Equilibrio Terra

Nella busta di domani… regalarsi!

“Ciliegio con arcipelago giapponese” o “Mandorlo in paesaggio nebbioso”…in entrambi i casi non riesco a staccarmi dall’idea di questi fiori che sfidano il freddo…vivono la loro crescita con lentezza…con la sofferenza delle improvvise gelate….dei ricordi di inverno che trafiggeranno ancora febbraio e marzo…e la mente corre con le papille a ricordarsi il loro sapore intenso…pieno, profondo, ricco di tutto il retrogusto che questa lenta e sofferente crescita gli regala…a lento rilascio…perché metti in bocca una mandorla e non hai subito tutto il sapore…potresti anche tenerla fra le labbra e non sentire nulla…ma cominciando a masticare si liberano aromi e retrogusti…e quando cominci a deglutire a quel punto è solo questione di meccanica perché l’attenzione si è già spostata alla testa…e a tutto quello che ha schiuso in noi.

Tutto al contrario degli altri frutti…quelli “leggeri”…quelli che fioriscono in primavera e nel giro di qualche settimana fanno esplodere i loro frutti…penso alla ciliegia…o alle prugne…ricche di sole e spensieratezza…il loro sapore è un’esplosione che comincia immediatamente al primo morso…anzi…deflagra e si esaurisce nell’attimo del morso…in un momento tutta la loro bellezza…solarità…freschezza…ti riempie la bocca e il resto del corpo scompare…tu sei bocca…sei gusto…e poi ci sono altri frutti…altri tipi…altri caratteri…e perché fermarsi ad assaggiarne uno quando si fiorisce e si diventa frutta proprio per portare il proprio sapore a tutti…e uomini e alberi non sono poi così distanti…e allora fatela così ‘sta festa di san valentino…assaggiate assaggiate…e regalatevi dei momenti e frutti nuovi…noi abbiamo pensato a dei pacchetti di “natura” che vi possano accompagnare in questi giorni…le invernali le trovate descritte nei prodotti benessere…ma leggendovi una piccola tendenza al femminile ho chiesto alla chef, per l’occasione, di pensare anche a qualcosa per lui o per entrambi…e vi metto qui di seguito le note con cui mi ha spedito le ricette…non saprei descrivere meglio.

Per lui:
tisana – rosmarino, menta, ortica, fico

Questo mix di erbe stimola la circolazione sanguigna necessaria per una buona salute nervosa e riproduttiva nel corpo maschile. E’ un buon integratore con cui fare un paio di cicli l’anno, alla fine dell’estate e alla fine dell’inverno o cicli più frequenti nei periodi di stanchezza, difficoltà nella concentrazione e scarsa energia fisica.
Questo mix di erbe è un buon sostegno per la salute e la vitalità maschile, perché contiene tutti gli elementi che servono al corpo maschile per equilibrarsi: si presta bene ad essere una cura di mantenimento della salute maschile a livello psicofisico.

bagno – da abbinare alla tisana, stesse proprietà – menta, rosmarino
olio – ortica, rosmarino, menta

Per la coppia:
tisana – biancospino, rosa, arancio, citronella
bagno – rosa, lavanda, arancio
olio – rosa, pino, margherita

Il biancospino e la rosa rilassano il cuore e il sistema nervoso, aiutando l’espressione delle emozioni e la comunicazione intima e aperta con chi ci sta vicino. La lavanda aiuta questo rilassamento, con un effetto distensivo sulla zona pelvica femminile. Arancio e citronella danno energia e serenità a livello nervoso e hanno una funzione energizzante per la zona genitale maschile. Il pino distende e rilassa i muscoli di tutto il corpo e la margherita è un tonificante per la circolazione sanguigna e la pelle.

PS
Finalmente c’è anche l’orzo…e subito si è infilato nella zuppa!

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Nella busta di domani… passaggio a livello!

Chissà se qualcuno si ricorderà quest’espressione, forse campana, di esprimersi che si usava un tempo “A livell’ii” cioè “A livello di”…per dire…”Parlando sul piano del…”.

A livell’ii zuppa, oggi ci saranno di nuovo come special guest le foglie di cavolo nero. A livell’ii diversità ancora non c’è molta roba ma sopperiscono le spontanee che se ne vedono bene e godono nel fare marameo verso l’orto che stenta con il freddo. A livell’ii novità, fate caso durante la settimana ai nuovi prodotti benessere dedicati all’inverno…proverò a scriverli in un post su facebook per annunciare l’uscita su questo sito…e se siete un po’ interessati studiatevele bene perché la prossima settimana le metterò in offerta. Se volete cominciare a guardarle stanno già on-line sul sito lavitayoga.it.

A livell’ii cucinamenti (lo so…se inizio una frase con costrutto campano anche le parole che seguono sono inevitabilmente disitalianizzate)…ma insomma, sul cucinare avete il vostro bello sbizzarrirvi lo stesso…voglio farvi il caso della fotografia…dove in un colpo solo ho scoperto perché finalmente le rose sono il fiore legato all’amore…già perché?…voi penserete a qualcosa legato ai suoi aromi inebrianti…a volte, se serviti delicatamente, afrodisiaci…così come il loro colore…quel rosso cangiante dove ci puoi vedere di tutto…ma non puoi non sentirci lo zampillare del tuo sangue…magari i più eruditi cominceranno a citare il mito di afrodite che si ferisce per salvare il suo Adone…ma no…tutto molto romantico ma non è questo…la spiegazione ce l’avrete davanti agli occhi il giorno in cui deciderete di sovvertire gli ingredienti della vostra vita (questo è amore!) e vi capiterà di soffriggere un petalo di rosa…cosa apparirà? Che aspettate a farvi soffriggere?

A livell’ii olive fresche…prendetele solo se avete in mente come cucinarle…ma ripassate in padella con un po’ di sale sono la base saporita per molte ricette…magari non diventeranno cuori ma chissà!

Nella busta di domani… ricicliamo!

Il primo mandorlo in fiore con il suo carico di ciclicità…luce…colore…e quella strana sensazione che ti prende quando capisci che c’è sempre una luce in fondo ad ogni tunnel…ecco…quel mandorlo è un artista che si è rinchiuso nel suo cantuccio ad elaborare la bellezza del mondo…si è difeso dalle intemperie…e ha proposto il suo capolavoro…e non importa se, come capita da queste parti, verrà trascurato anche quando trasformerà i fiori in tavoli…non importa se farà la fine della venduta nocciola o del traditore pistacchio…lei mantiene il suo corso…le sue idee…qualcosa, dentro, dice al mandorlo di andare avanti…che la sua lotta, fiorire nei peggiori momenti di gelata, forse porterà pochi suoi frutti…ma sarà di esempio e stimolo a molti…sarà il primo a scavalcare il muro.

Per questo, ed altri motivi, vi chiedo di riciclare, se potete, le buste di carta con il vostro nome…i barattoli di vetro di cotti e stracotti…e tutte le vostre bellissime idee che magari una società commerciale e consumistica come la nostra potrebbe non valorizzare…ma che hanno senso per l’arte del vivere.

Piccole novità…le salsicce secche, la cecina ri-cotta a pizza e un piccolo esempio di utilizzo delle arance matte, ciao!

Nella busta di domani…art.75.

Non posso tacere di fronte alla bocciatura del referendum…la mia tesi di laurea fu proprio su questo…i criteri di ammissibilità del referendum…che sbagliai completamente perché avrei dovuto intitolare in tutt’altra maniera…e cioè “come da un articolo chiaro, preciso e circostanziato (pochi sono così precisi e immediatamente attuabili nella costituzione) che norma un diritto fondamentale per i cittadini, le istituzioni e la politica possano cavillare fino a snaturare e dissolvere nel niente”.

Leggere l’art.75 della costituzione vi toglierà 10 secondi…dopo i quali vi chiederete come mai non si è potuto fare questo referendum…poi arriveranno le motivazioni della corte e sarà tutto un panegirico dei migliori azzeccagarbugli per dire che non sarà possibile…e non è cosa da poco…oggi può interessare a me…domani a te…ma togliere un diritto (al referendum) è sempre una sconfitta per tutti. L’autonomia, poi, è proprio tragica…e segue il filone ormai consolidato a livello mondiale…sovranismo per gli stati…che vuol dire scarsa cooperazione, legge del più forte e tutti contro tutti…idem per le regioni….perchè no pure tra province a questo punto…e via via sempre più in basso fino al comune…al campanile…all’individuo…e tutto filerà coerente…e disumano!

A questo punto con che coraggio vi dico che nella scarsità invernale anche il broccolo selvatico (rapacchione) fa brodo? Eccolo lì in foto…e per fortuna che qualcosa di selvatico esiste ancora al mondo…capace con la sua solo presenza di spezzare ogni ipocrisia…altrimenti se siete sopraffatti da referendum e ipocrisia cercate una mano amica e fatevi fare un bel massaggio con l’olio al pino che vedete in offerta…male che va vi ricorderà quando eravate piccoli e vi facevano il massaggio balsamico sul petto. Bene che va…e dovrebbe essere l’unica ipotesi da prendere in considerazione…sarà un viaggio sensoriale tra mani…oleosità…profumi…e di tutti i fiori che nascono in queste atmosfere.

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Nella busta di domani…’na cusariella!

In napoletano…una piccola cosa…usato spesso per ridimensionare qualcosa di più grande…tipico esempio nel mangiare…”i po’ c’aggia mangiato? ‘na cusariella”…trad…magari subito dopo un pantagruelico pranzo di natale…”Io, in fondo, che ho mangiato? Solo qualcosa di piccolo…poche cose…niente di eccezionale”! Ma lo sfizio e l’autoironia meridionale svela immediatamente che chi ti dice “‘na cusariella” sa esattamente che l’ha fatta grossa…che s’è sfondato!

Mi veniva in mente ragionando su questi agrumi di cui, contro ogni giudizio locale, ho voluto disseminare il campo. Ho atteso anni…lustri…nevicate…morti e rinascimenti…e adesso mi beo a guardarli con i loro frutti appesi…fingendo, spruzzandomi un po’ di acqua salata in faccia a zero gradi, di passeggiare per la divina costiera…così la definì una mia carissima cugina scusandosi con la municipale per essere su un cinquantino in due senza casco per portare in visita l’amica straniera verso amalfi…e facendola franca…per aver colpito al cuore il malcapitato.

Ah…mi illudo anche io…e vado assaggiando questo e quello resi confusi dal disordine con cui metto le piante a terra e dalla ricrescita selvaggia che hanno gli alberi quando muore la parte innestata e rinascono dalla radice…e così mo’ sto pieno di arance matte che non si riescono proprio a mangiare…ma le consiglio a chi vuole provarsi chef di marmellate…e di alcuni agrumi sconosciuti alla scienza che noi usiamo come ottimi limoni…pur, probabilmente, non essendolo…ma il bello è che regalano un gusto nuovo….ad esempio da provare sulla sfornanda quiche di erbe spontanee…non vi bastano appena colte…non vi bastano lavate (potete ricominciare a chiederlo…ma prenotando)….ed eccole già cucinate! Descrizione nelle “ricette”. Il ragionamento, comunque, era un altro…era nel bearsi…mi dicevo di come avevo piantato anni fa…e di come adesso vivevo insieme a questi alberi…di come sia diverso dal frenetico fare fare fare a cui ci ha abituato la nostra società…per cui se non produci ogni giorno tante cose…che si consumano, poi, nell’arco delle 24 ore…per sentirti di nuovo vuoto il giorno dopo…ed inutile se non continui a produrre…a fare…fare…fare….ecco…non lasciate che il ritmo della società vi faccia credere che le vostre cose siano cusarielle…no…si può campare anche una vita intera…per una singola opera d’arte…per un gesto…un sentimento…uno sguardo…qualsiasi cosa…che riempia il tuo lampo di passaggio fra le galassie.

Piccola nota per i carnivori…che di solito snobbo non perché sia vegetariano ma perché non amo particolarmente la carne…ed uccidere non fa proprio per me…ciò nonostante apprezzo alcune tradizioni come l’annuale preparazione del maiale…a cavallo dell’anno…e a breve vi potrò portare le salsiccette secche. E per gli amanti del selvatico sto pensando a portarvi un cinghiale in umido squaglioso come un gulash…fatemi sapere se vi interessa. Ciao!

 

Nella busta di domani…yoga!

E’ arrivata finalmente l’offerta che tutti aspettavate (pare vero)! Cambia l’offerta legata al “Porta un amico”. Fino ad oggi chi presentava un amico ad Equilibrio Terra riceveva un bellissimo vasetto de “La ghianda” di Rita…che ancora ringrazio e con la quale spero di lavorare ad altre idee. Ma i vasetti sono finiti, la vena marketing dice di cambiare ogni tanto e finalmente sono riuscito a mettere in mezzo il “lato” yoga…complici alcune modifiche che stanno avvenendo sul sito de Lavitayoga.it ad ogni modo sono riuscito a strappare un minicorso on-line da tre lezioni più materiale di approfondimento per approcciare il nidra yoga…lo yoga del sonno e del rilassamento profondo.

Il valore del corso è di circa 40 euro ma per quelli di voi che si prodigheranno a passare parola e riusciranno a convincere qualcuno a provare la nostra busta è gratis…con tanti ringraziamenti da parte mia. A breve mi arriveranno dettagli del corso che metterò tra i prodotti nella pagina qui accanto. Già che ci siete, nella pagina dei prodotti, date uno sguardo anche all’olio al limone…una prova dal sapor mediterraneo.

Piccolo augurio per l’anno appena iniziato…immaginare piccole nicchie di piacere…elaborarle…crearle…e dopo aver fatto pratica con le cose più piacevoli, ripescare i propri sogni…e lavorarli alla stessa maniera per trasformarli in realtà. A domani!

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Nella busta di domani…Cuore e Respiro!

Intanto devo ringraziare tutti quelli che hanno scelto Equilibrio Terra per fare i loro regali di natale. Grazie…trovo sia un’ottima idea! Ma quest’anno anche io volevo farvi un regalo…allora ho chiesto alla chef di suggerirmi una tisana che poteva fare al caso per questo periodo…e dopo qualche giorno di elaborazione se n’è uscita così…arancia, piantaggine, biancospino e citronella…al che io, timidamente, ho provato a chiedere gli effetti di tale combinazione…”cuore e respiro”!

Mi è stato detto…come un professore che la sa lunga ma che, interrogato su una questione importante in un corridoio della scuola nata in un ex chiostro, non ha il tempo di enunciare tutto l’argomento…da una parte perché richiederebbe veramente tanto tempo…dall’altra perché vede la faccia leggermente ebete dell’alunno che si era lanciato nella domanda…con quel fare da chi vuole solo qualche riga da scrivere sul suo compito…e allora, effetto forse voluto o meno dal luminare, l’alunno comincia ad immaginare…a vagare…a farsi trasportare dalle uniche parole che gli sono state affidate…che, per sua fortuna, non sono parole da poco…anzi…non solo colpiscono appieno quella strana atmosfera di fine anno…ma sembrano andare anche oltre…infrangono l’ipocrisia natalizia…spezzano il clichè grinchiano…e ci riportano dove sempre vorremmo essere…nello stato in cui vorremmo poter affrontare la vita…respiri ampi…profondi…a ritrovare il cane che è in noi…ma mentre il cane aspira piste odorose di cose da mangiare…di presenze ostili…di presenze affettuose…di piogge…di fumi…di terremoti…ecco…noi dovremmo riattivare il nostro respiro…e sentire…ascoltare l’aria che entra…darle il tempo di stare…darle il tempo di farci percepire cosa arriva da fuori…quale emozione ci porta un ambiente…un’atmosfera…una persona…certo…non è facile, è un misto…e l’alunno già pregusta la sua piccola rivincita interiore ed intellettuale…non cuore e respiro…ma respiro e cuore…do il tempo all’aria di entrare…di stare…e lascio che il cuore si connetta a questo apparato che chiaramente non finisce con naso e polmoni…ascolto…e sto. Buone feste!

Ps

Mi dispiace sempre uscire dalla poetica del discorso per dire qualcosa di pratico…ma da oggi, per un po’, appena fate l’ordine vi scriverò un messaggio di conferma…per essere sicuri che tutto funzioni.

Ps2

La nespola germanica…è un sapore antico…quindi potrebbe non attrarvi immediatamente…ma se volete salvaguardare il mondo dall’appiattimento della standardizzazione…vi tocca. Le consegno abbastanza dure e marroncine…e quando nella vostra ciotola in cucina diventano mosce e marrone scuro…spremetevele in bocca…altri tempi…

GNACK

Nella busta di domani…Gnack!

Con tutte le lucine di natale non ho potuto fare a meno di pensare alla famiglia di Marcovaldo affacciata all’abbaino della loro mansarda per godersi il cielo estivo…offuscato per venti secondi dalla luminosità esagerata di parte di una scritta pubblicitaria (CO-GNACK)…con tutti i pensieri che la luce artificiale sparata ti fa venire in mente…e venti secondi di buio…dove i primi dieci secondi devi riprenderti dallo shock dello spegnimento improvviso…l’occhio si abitua…e quando cominci a sognare di nuovo…chi guardando le stelle…chi la luna…chi sognando a vagare nel cielo…chi guardando la finestrella lontana che solo con la A spenta si riesce a vedere con quella ragazza che, forse, ricambia un saluto se non fosse per il…GNACK che preciso si accende e spegne i nostri sogni…ecco…le lucine di natale…la loro intermittenza…mi riporta a questo respiro troncato che è diventata l’attuale società…venti secondi per ogni emozione…venti secondi per rimanere sempre ad un accenno…venti secondi per pensare di vedere tutto…venti secondi non sufficienti per niente. Allora questa settimana diamoci modo di dilatare…e lo dico perché l’inconscio è più ingannabile del conscio…e ogni volta che mangerete qualcosa scelto con calma dalla lista qui sotto…non potrete far altro che bloccarvi per più di venti secondi…magari davanti alle fette di rapa appena uscite dal forno condite di solo sale e olio…gnam…e spegnete il gnack!

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Topinambur

Nella busta di domani…altra corsa!

Eccolo lì…il topinambur…può piacere o non piacere…lo si può gustare pensando ad un carciofo o ad una patata o farne pregiata salsetta terrigna insieme al tartufo…se ne possono apprezzare le sue proprietà o meno…lo si può amare come simbolo della permacultura od odiare per la sua invadenza…lo si può ammirare per i suoi potenti effetti peggio “de li facioli” o evitare come la peste…ma di tutto questo vedetevela voi (tra l’altro ve lo trovate anche come ospite d’onore nella zuppa)…per me è stata un’altra esperienza…molto simile al compleanno…a un solstizio…o uno qualsiasi di quei momenti che ti fanno rendere conto che anche da fermo stai danzando attorno al sole ed insieme a lui in un balzo in avanti che forse un giorno tornerà indietro…per ricominciare…con un grande botto.

Sì…assomiglia a tutto questo vederlo germogliare a primavera…come pianta forte, dal portamento grosso, come tutte le piante che hanno la fortuna di nascere dai tuberi o dai bulbi…o dai semi grossi…perché piene di energia fin da subito…vederla crescere anche fino a un metro…fare una specie di siepe (ah…se l’aveste comprata a suo tempo…e messa proprio in quell’angolino di giardino!)…con il suo verde chiaro e le tante foglie grandi…che poi, quando arriva il fiore, non te lo aspetteresti che aveva ancora così tanta bellezza da regalare…e ci vorresti addobbare la casa per tutto l’autunno…e rimani male a vederlo sfiorire…come davanti a tutte le bellezze che sfioriscono o scompaiono dalla nostra portata…maledetto effimero!…quel tronco robusto e slanciato perde tutti i suoi pezzi…si secca…diventa un paesaggio spettrale…tipo nebbia in mezzo al mare…albatros…poesie così…da guardare con quello sguardo malinconico di “nulla ha più senso”…e allora, proprio mentre tutto è finito, qualcosa ti ricorda che tutto questo ha avuto un senso…che la vita continua…che là sotto un “federico” ha lavorato ad accumulare in sapore tutto questo ciclo…così corri a prendere la pala e cominci a scavare freneticamente per trovare il tuo…tesoro!

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Nella busta di domani…incontro!

Il genio dell’olio si è rivelato proprio a fine raccolta. Sarebbe bello inventarsi una storiella sul vermiciattolo verde dell’oliva che si trasforma nella bontà oleosa…ma questa è un’altra storia…e il tempo della raccolta è finito e ve ne accorgete anche dalla scomparsa della possibilità dello “spremuto ieri”…che mancherà a me e a chi ha saputo apprezzare….in chi si è lasciato sedurre da questa possibilità…e l’ha incontrata!

Seduzione o incontro…questo è il dilemma. Misteriosa, affascinante, giocata sul filo della velocità e dell’opacità, carica di energia e aspettative la prima…più sensuale, aperta, morbida…con meno fascinazione ma portatrice di ricchezza la seconda. Nella prima c’è molto ego con tutte le sue diramazioni come un sole con i suoi raggi…non a caso si è luminosissimi…nella seconda c’è il giocare con l’altro…ascoltare la diversità e assaporarla come un gusto nuovo. La prima è un fremito infinito pur nella sua impalpabilità…mentre l’incontro è la danza del tocco.

Nella prima c’è il vermetto dell’oliva…ed è destinata ad esaurirsi…è l’effimero…nell’incontro il tempo gioca a dilatarsi. Per fortuna è un falso dualismo…si può esser patiti di entrambe le possibilità…ma non posso nascondere che tifo per la vostra apertura nell’incontro con quanto in lista qui sotto….dove non tutto è consumo…qualcosa è gioco…come i cachi mosci…che vanno fatti maturare…e le mele sono lì apposta! Nei secchi vi ho messo anche il mix che uso per la zuppa di legumi cotta…anche se io ci aggiungo cipolla, salvia e cavolo nero. A proposito di nero o la vedo nera la situazione globale…è tornato il tartufo…questa volta uncinato e molto più saporito…

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